venerdì 14 ottobre 2011

bonsai

Ho pensato molto alla mia condizione di persona e di traceur nelle ultime settimane,  generalmente all'insegna della depressione e di una appiccicosa insoddisfazione per ogni azione-pensiero-movimento-atteggiamento che ho.
ci ho pensato perche' mi hanno detto delle cose di me che non immaginavo, che mi hanno colpito molto( le parole in particolare non contano)  e cosi'  le domande che mi sono sempre posto sono diventate troppo insistenti nella mente, tanto da non lasciarmi piu' pace per qualcos'altro. Allora qualche sera fa ho preso in mano il quadernino, mi sono guardato dentro chiedendomi:COSA VOGLIO? Ho scritto cio' che veniva.
E per la prima volta ho avuto le idee chiare su cosa desidero, su cosa penso mi manchi e sul perche' dei miei sentimenti e atteggiamenti, soprattutto nell'ambito del parkour, ma non solo.
 Cosi' ho messo in pratica ( che e' diverso dal capire ma senza agire di conseguenza attivamente) cio' che ho capito: non ha senso dopo tutti questi anni deprimermi se qualcuno riesce a muoversi in un determinato modo ed io no, arrabbiarsi per errori del passato e compiangersi se non riesco a fare qualcosa, piuttosto che alzarmi e continuare a provare, oggi, domani e finche' ci riusciro'. Ma con serenita'. Il parkour non e' una guerra da vincere a ogni costo.

-quel salto non e' stupido perche'  tutti l' hanno fatto ed io no;
-IO non sono stupido perche' tutti hanno fatto quel salto ed io no;
-quel salto sara' li anche domani, che senso ha incazzarmi perche' non riesco a farlo ora? E una volta fatto, perche' trattare lui ( ecco, che salto stupido, era proprio una cazzata!) e me( che idiota sono, perche' ci ho pensato tanto per fare un salto cosi facile? ) con disprezzo?
Ho aperto gli occhi su questi...e  altri pensieri  che mi creavano infelicita' e ho deciso di smettere. Il mio esercizio  da oggi sara' di  gettare ogni giorno questa spazzatura della mente prima che cominci a puzzare. Imparare a buttar via tutto quello che non mi serve dentro di me. La spazzatura e' tutto cio' che mi separa dalla sola cosa che conta...questo momento, qui, ora.
Cosi', per festeggiare questo piccolo momento di comprensione ho comprato un bonsai, che oltre ad essere una creatura vivente da curare e rispettare e' anche un magnifico mezzo di meditazione. In quanto pianta e' un piacevole contatto con la natura, e poi il bonsai e' qualcosa in lenta, continua crescita, pur essendo cosi piccolo e' comunque  un albero adulto pieno di energia ( il mio che aspettava all' auchan a 4 euro e 99 un po' meno forse). Mi ci vedo un po'.
Le cose vanno a volte bene altre meno, ma non arrenderti mai.

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