lunedì 2 gennaio 2012

foglie secche cuore caldo

"Bivacco notturno al monastero sui monti
allungo la mano,afferro le costellazioni
non oso parlare ad alta voce
ho paura di svegliare chi sta sopra il cielo."




Questa di Li Po e molte altre letture e poesie mi stanno assorbendo in questi mesi. Ho cambiato casa improvvisamente, ma prima di trovarla ho vagabondato alcuni giorni dormendo nella mia auto. Non ho piu' televisione, pc, ninnoli ne' giocattoli. Mi sono deciso infine di liberarmi, di regalare quando possibile, altrimenti di vendere  tutti quegli oggetti che per non rappresentano piu' niente per me se non un peso. Ora mi rimangono solo i miei libri e alcuni vestiti, e anche e non sono felice, se non altro mi sento un po' piu' leggero. Ora passo il mio tempo  tra passeggiate e notti nei boschi perdendomi (a volte con addosso una dolce malinconia,la consapevolezza della caducita' delle cose) tra gli alberi spogli altre  infuriato a pugni stretti tra pietraie senza pieta', leggendo per ore, commuovendomi per un nonnulla...

Mi si chiede di non vivere nel passato, di andare avanti, di mangiare, di farmi la barba, di non girare nei boschi di notte a intagliare pezzi di legno senza successo, come se creare forme piu' complicate di una fionda potesse dare forma precisa e tangibile alla mia anima, ma non voglio. soffrire per amore e' comunque meglio che soffrire perche' qualcuno non ti invita a una festa o perche' ti si e' rotto l' I Phone. Ma non ce' solo questo da raccontare: non avendo piu' pc ( ora  sto sfruttando  quello di mia sorella) ho ricominciato a scrivere su carta,riempiendo fogli di pensieri e brutti haiku( quando sono sempre malinconici diventano noiosi e deprimenti), copiando frasi di autori che mi stanno affascinando in questo momento come Milton, Emerson, Chatwin,Clavell,e di poeti di diversi lignaggi e argomenti,la natura di Li Po, l'amore di Hikmet  e la solitudine di Basho. Cerco sempre l'equilibrio impignando sassi freddi  sulle rive di laghi ghiacciati, ma il mio cuore e' caldo, bisognoso come tutti di amicizie e amore,e mi rendo conto che questo sito e' diventato via via nel tempo una serie di appunti di allenamento, riflessioni sul lato spirituale e sui collegamenti tra Zen e parkour, e ora pare un diario. scrivere mi fa stare bene, posso in qualche modo esprimere quello che le labbra balbettano e sono  goffe a dire. Pensavo di avere piu' da dire,ma l'essenziale e' stato detto, magari leggendo un'altra volta vedrete immagini e sentimenti dove prima non c'erano che righe. Quando potro' scrivero' ancora.  Ah, per quanto riguarda gli allenamenti sono stato quasi 2 mesi fermo per una brutta distorsione cadendo dalle scale in casa, ora mi sto lentamente rimettendo,anche se mi da fastidio camminare, salto poco o niente per ora.

Vivere basso, pensare alto.