sabato 2 ottobre 2010

Lago di Garda 2010


eccomi.tornato dal mio secondo viaggio.stavolta ho fatto il giro del lago di garda,il piu' grande d'italia.e,trovo che sia stata un'avventura magnifica,anche se faticosa per certi versi,sia fisicamente che mentalmente.purtroppo a causa della digitale difettosa ho potuto fare poche foto,ma ho visto piu' cose  in questi tre giorni che in tre settimane.vivendo a 15 km/h cambia davvero la visione del mondo.si osserva tutto con intensita' e in maniera profonda,calma,completa.sono partito il 30 settembre da casa mia alle 7 di mattina,cosi che ci fosse gia un po' di luce,anche se in questo periodo il sole sorge verso le 7 e 20.fino a saronno conoscevo la strada ma subito dopo mi sono perso,rendendomi conto che i 15 fogli di indicazioni stampati da google maps sono assolutamente inutili.comunque in tutto il giorno ho pedalato undici ore consecutive,finendo una volta su una superstrada,in mezzo alla pianura padana,allo smog e all'irritante,continuo rumore dei mezzi pesanti e non che circolano su quelle strade.in un modo o nell'altro ho attraversato monza,trezzo sull'adda,sfiorando bergamo,attraversando decine di paesini e stradine provinciali,piene di rifiuti,fabbriche e tir che vanno come missili.questo fino a ospitaletto,un paesino a pochi km da brescia.qui,dopo 126 kilometri(il tratto piu' lungo che abbia mai fatto in una sola volta)mi sono accampato in un parchetto pubblico,ma un po' per dei ragazzi che stavano li a chiacchierare un po' perche' il mio corpo continuando a sentire rumori restava in allerta non ho chiuso occhio.alle sei di mattina mi sono rotto di guardare le pareti della tenda,ho smontato e sono ripartito,sotto  una pioggierella fine ma continua che mi ha accompagnato tutta la mattina.ho attraversato brescia poi giu' fino a lonato e poi piano piano sono finalmente arrivato a desenzano sul garda,sulla riva sud-occidentale del lago,anche se e' talmente grande da sembrare un mare,spesso non si vedono le rive opposte.comunque gia' un piccola vittoria.almeno avevo qualcosa da vedere mentre pedalavo.dopo la foto di rito comincio subito a pedalare in senso orario,e  salita dopo salita(qui si cominciano a vedere le montagne,e anche i quadricipiti se ne accorgono)supero padenghe,moniga,salo'(dove mussolini si tratteneva in incontri romantici con la Petacci,o almeno questo e' quello che diceva  un cartello),toscolano, ecc ecc.,su fino a Limone del garda.nella zona tra toscolano e limone mi sono decisamente cagato addosso,perche' ho dovuto attraversare delle gallerie completamente buie e spaventosamente lunghe(sopratutto dopo che hai gia' percorso  100 km piu' i 126 del giorno prima).la cosa piu' strana e' che in quei momenti si annullano i sensi:l'udito e' inutile,con la torcia frontale riuscivo a vedere a stento la ruota davanti e pregavo che le macchine che passavano mi vedessero.a mia difesa avevo solo il gilet catarifrangente(visto che i led posteriori erano  caduti la mattina del primo giorno,immagino).quando ho attraversato la galleria piu' lunga, poco piu' di  3 km,mi sembrava davvero che non finisse mai,e insomma e' una cosa che non auguro a nessuno.comunque a limone,dove speravo di trovare un pezzo di terra dove accamparmi,ho scoperto essere  troppo pieno di turisti tedeschi e di hotel di lusso per avere un parco,e cosi, stanco e demoralizzato dopo qualche km  mi sono infilato in un sentiero a caso e per fortuna dopo poco ho trovato il letto prosciugato ed erboso di un grosso fiume di montagna,di quelli coi gradoni artificiali per rallentare la velocita' dell'acqua.ho montato la tenda,mi sono infilato 2 pezzi di carta igienica nelle orecchie per non sentire nulla,e buttandomi sul sacco a pelo ho sperato di riuscire a dormire.
cosi e' stato.ho dormito per quasi 11 ore di fila,e mi sono svegliato in modo meraviglioso.anche se con le gambe a pezzi e i lividi al culo per  il sellino duro nonostante l'avessi imbottito,sono uscito dalla tenda,e c'erano,come a guardarmi,queste enormi montagne rocciose,torreggianti proprio sopra di me,e ho avuto come la sensazione che si fossero prese cura di me guardandomi,quella notte.riposato e un po' dolorante,smonto tutto,ricarico la bici e parto,mentre quelle benevoli  cime  vedono le prime luci dell'alba.in discesa,attraverando il confine tra lombardia e trentino,con l'aria fredda che mi fa lacrimare e in silenzio,sorrido per tutta la bellezza che mi viene offerta e che la fatica o la stanchezza in alcuni momenti mi fanno dimenticare.arrivo a riva del garda,il paese piu' a nord del lago e dopo una bella colazione faccio un giretto nel paese e riparto per la costa occidentale.
nel terzo e ultimo giorno sono sceso lungo tutto il lato ovest del lago,entrando in veneto,con molte pause e poca voglia a dir la verita',fino a peschiera,dove mi sono informato per i treni da desenzano a milano e ho deciso di fare l'ultima tirata e cercare di prendere il treno per tornare a casa.alle 17 sono riuscito a prendere il treno,pagando piu' per il viaggio con la bici he per tre giorni per mangiare,e da milano centrale a cadorna anche in metro mi hanno fatto storie.il mio piccolo viaggio e' finito,ma comunque  in generale e' stato molto bello 440 km d viaggio,di cui 330 in bicicletta...ho davvero visto moltissime cose,non basterebbero venti pagine per descriverle tutte.posso condividere solo quelle che puo' capire chi non viaggia,per le altre,non ci sono parole,tranne un pensierino che mi e' venuto un po' pedalando e un po leggendo the way of zen di Alan Watts:credo che  tante attivita',tra cui il viaggio,instaurino un processo evolutivo interno,che ci fa diventare noi stessi,ovvero:come uno scultore in realta' toglie solo la materia in eccesso dall'argilla per creare la statua,cosi il viaggio ci toglie tutto quello che non siamo davvero.stando in silenzio,facendo anche fatica a volte,osservando,ingegnandoci per dormire,mangiare,restare asciutti,far passare il tempo,emerge lentamente cio che siamo davvero.e credo sia una figata:).
p.s.:per cause di forza maggiore(mi rendo conto che non riesco a sostenere una dieta completa in questo modo)ho ricominciaro dopo esattamente un mese a magiare carne,anche se comunque molta meno di prima.non finisce qui.