mercoledì 19 luglio 2017

pulire lo spot, pulire lo spirito



Meritava un post sul blog o una nota, questo pensiero? no, ma avevo voglia di condividere. Pulire gli spot è una buona pratica che vedo raramente seguita e che io stesso ho seguito sempre con un certo fastidio, borbottando tra i denti per la maleducazione delle persone. Ieri però è stato diverso. Da qualche tempo uscito dal lavoro vado a fare qualcosa, anche solo un pò di movimento o mi arrampico su un albero di questo parchetto completamente lasciato al suo destino. Il suo destino per ora sembra sia avere erbacce alte come me, bottiglie rotte, niente cestini e panchine bruciate dai ragazzini che non sanno come sfogare la sete di distruzione. Con due sacchi, scopa, paletta e guanti sono andato prima per pulire e poi per muovermi godendomi il risultato. Dopo otto ore in fabbrica, passarne 2 pulendo un parco non è proprio rilassante e mi sono messo a brontolare e scricchiolare tutto dentro a ogni robaccia raccolta. Ma arrivava il tramonto, sopra di me merli e cincie osservavano la scena, ho iniziato a respirare a ogni colpo di scopa, ad ogni cartaccia raccolta. Ho smesso di brontolare e ho provato gioia, oltre alla stanchezza, nel fare quello che facevo. So che fra pochi giorni sarà tutto da rifare. Vetri, mozziconi e fazzoletti usati cercheranno di sconfiggere l’erba, ma non importa. Lo spot è la nostra casa. E la nostra casa, il nostro Zendo va tenuto pulito, va fatta manutenzione. Sistemare erbacce, bulloni che ballano e sporcizia è un ottimo modo per scaldarsi e per rientrare in contatto con il posto dove ci alleneremo, oltre che per osservarne i dettagli. Ho scoperto che più a fondo pulisco lo spot più mi sento bene quando mi ci muovo. Non intendo mitizzare un parchetto o una piazza con muri e sbarre, solo ridare il giusto valore che merita.
Grazie a quella sbarra ho imparato un movimento, il minimo che posso fare è far si che quella sbarra rimanga in buono stato il più a lungo possibile. E’ più bello mettere le mani senza dover sperare di non trovarsi schegge piantate nelle mani. E si potrebbero rimuovere le brutte tag che si credono graffiti, ricementare vecchie mattonelle, cambiare dadi arrugginiti. Anche se gli altri con cui ti alleni non lo fanno, anche se nessuno ti ringrazia. Ogni ramo secco che viene potato fa stare meglio l’albero. Pulite i vostri spot e vi allenerete meglio.