martedì 4 dicembre 2012

in the afternoon light


http://www.youtube.com/watch?v=hkHOCll34o0&feature=youtu.be  ( non mi esce l'immagine)

Un  rilassante pomeriggio passato nel parco vicino casa mia, all'insegna del gioco e del problem solving, che amo particolarmente. Aria fredda, sole basso e tiepido, musica tranquilla e nessuno in giro.  Senza pretese :) . Magari troverete qualche spunto per  nuove sfide in semplici oggetti come panchine, sedie e cestini. Non sono molti i praticanti che vedo cimentarsi  in questo tipo di di allenamento, anche se e' molto divertente e stimolante per la fantasia.  Guardate con calma.

martedì 13 novembre 2012

Vai avanti

http://www.youtube.com/watch?v=yj4Ide3mk5E

Come da descrizione su youtube:

Alla fine di questa estate mi si e' infiammato un tendine del ginocchio sinistro, e un mese fa sbagliando un'araba il ginocchio destro si e' piegato in modo innaturale, lesionando legamenti e altro. Da poco prima dell'incidente (circa 2 mesi) ho cominciato a lavorare esclusivamente di braccia, dunque sono solo all'inizio. 

lo scopo di questo video non e' mostrare una performance, ma e' comunicare dei sentimenti. E' un periodo molto triste, colmo di solitudine, ma vado avanti. Vado avanti. potete decidere di guardare questo video con gli occhi di un praticante, di un critico, o di un essere  umano, non e' importante. Ma sarebbe bello se vedendolo provaste qualcosa dentro di voi. Ho scelto di usare citazioni di film ( Hurricane, il grido dell'innocenza; Ronin) perche' rappresentano bene le emozioni di questi due mesi, e perche' sono film che amo. 
Per i pignoli dei movimenti: la trazione a una braccio l'ho appena appena, e preferisco averla  cosi' o perderla che rischiare di rovinarmi una spalla come successo in passato. ho cominciato a lavorare sulla bandiera da poche settimane, quindi e' quello che e'.  Idem per la verticale a un braccio, di cui mi sono innamorato, ma sento che mi serve molto tempo e pazienza per guadagnarla senza rischi e infiammazioni. Cerco di allenarmi senza piu' l'ansia di un tempo, senza la smania del risultato subito e a qualunque prezzo. 

sabato 10 novembre 2012

Cambio di stagione per le pietre

Sono cambiato. Oh Certo, a chi non piace ogni tanto (credere di) premere il piccolo pulsante con sotto la scritta in rosso RESET posto dietro la testa e ricominciare? Peccato che sia un' illusione. Non cambiamo da un giorno all'altro, non diventiamo persone migliori quando lo desideriamo, quando le cose vanno male o quando ci molliamo col nostro lui o lei. Serve a poco condividere paginoni di facebook tipo non mi ami cazzi tuoi e avanti il prossimo. Non e' vero che quando ci sembra che tutto vada di merda e un pomeriggio che l'aria e' fresca e becchiamo una serie incredibile di automobilisti che ci danno la precedenza quando avrebbero potuto non farlo e gli uccellini cinguettano felici (loro sembrano sempre felici vero?) possiamo fare tutto, o siamo piu' belli o non esistono le difficolta'. Il fatto e' che non sono cambiato, ma sono un gradino piu' consapevole. Invece di deprimermi pensando alla depressione mi deprimo pensando alla consapevolezza. Figo eh? Ho voglia di raccontare come sto,punto. Sono stanco di cercare l'auto miglioramento come in un manuale di Hubbard. Tanto per mettere le cose in chiaro: questo non e' solo un blog sul parkour (ah gia' a proposito di parkour, ho visto il referto delle risonanze magnetiche alle ginocchia,(sembrano un trafiletto preso dalla pagina dei necrologi)e sinceramente mi sento meglio dopo aver scritto tutti i miei cazzi personali di quando scrivo quanti piegamenti ho fatto ieri sotto la pioggia( perche' ti fa sentire un duro fare potenziamento sotto la pioggia, ti fa sentire della vecchia scuola). Se sono cambiato ora mi deprimo e basta. non mi compatisco e non mi faccio pippe mentali sullo zen, su come-dovrei-reagire-invece-di-come-sto-reagendo-ora. Passo molto, quasi tutto il mio tempo libero in qualche punto sulle rive dei molti laghi che ho qui intorno a pensare,scrivere, ascoltare musica e intagliare figure nel legno portato dalle piccole onde dopo un temporale. E sapete una cosa? Qualche giorno fa, un pomeriggio in cui guardavo il fondo, con le gambe penzoloni sui frangiflutti, ho pensato di buttarmi. Non di lasciarmi andare lì pero', perche' questa estate un po' ho imparato a nuotare, e automaticamente avrei cercato di tornare indietro e aggrapparmi alle rocce. No, avrei prima nuotato il piu' a lungo possibile, e solo piu' al largo, dove non ci sono barche e sarei stato troppo lontano per farmi sentire, mi sarei suicidato. Si,che brutta parola eh? Suicidio. peggio di quelle che ti insegnano a non dire da bambino e che ovviamente vuoi imparare subito. Eppure in alcuni momenti non mi fa' cosi orrore, non quel pomeriggio almeno. Il fondo era cosi calmo, verde, si vedevano i cavedani e le grasse carpe muoversi silenziosamente, libere da preoccupazioni maggiori di quale sasso muschioso ruminare oggi. Comportamento psicotico-dimostrativo-autolesionista-o quello che vi pare? Non lo so. Stufo di sentirsi di merda troppo spesso, rifiutato dalla donna che amo non si sa bene perche', e minacciato da quelli che una volta erano miei amici? Decisamente. Ok, e' stato solo un momento, pero' voglio raccontarlo, che cazzo. Ci sono davvero istanti in cui la disperazione raggiunge il culmine, quando scoppio in lacrime perche' mi sento solo, così spaventosamente solo. E'una cosa che ti annienta, soprattutto quando sei (sono, sei...siamo?) in mezzo alle persone. Per citare il mio libro sul surviving, nel capitolo dedicato alle calamita' in posti affollati: "le persone, pur in mezzo alla folla, provano un senso di profondo isolamento". Non credo sia un mondo cattivo e non penso che tutti ce l'abbiano con me. Sono perfettamente consapevole che quasi tutte le situazioni che uno vive se le e' create e non le subisce se non in minima parte, quindi non cerco consolazione nè lezioni di vita, grazie. Ma ho proprio l'impressione che quello che non dipende da me stia andando di merda e la convinzione che gli errori fatti siano stati commessi senza cattive intenzioni. Pero' mi capita di pensare alla miriade di strade che portano al buio: autostrade e strade secondarie e umidi viottoli dimenticati, e sento che per quanti sforzi faccia non c'e' modo di non imboccare una di queste vie. Mi capita di pensare che almeno tra quei piccoli flutti non ci sarebbe piu' Lei (Lei,lei e' sempre con me, e mi rifiuto di dimenticarla, punto e basta. Chiamatemi masochista),niente piu' Loro, niente piu' arabe sbagliate e ginocchia frantumante, niente piu' inverni senza elettricita' e acqua calda, niente piu' invidia per i ragazzi che il sabato sera vanno a ballare e si divertono e per le coppie sedute su quelle fredde panchine che riscaldano col loro amore ( agli occhi di un single le coppie di qualunque eta' sembrano sempre felici, mi chiedo perche') il cielo e gli alberi intorno. A volte poi alterno dei momenti in cui mi sento così vivo e completo da trascendere, come si diceva una volta tra di noi a Varese, e altri di cupa grigia e pesante depressione, o quando va' così così, di aware, la dolce malinconia invernale, la lacrimuccia di poeti come Basho che percepivano l'impermanenza di tutte le cose. Almeno in quei momenti mi escono buoni haiku. Per chi legge questo blog non sono novita' cio' che scrivo, pero' veramente oggi (forse solo oggi, ma chissenefrega no?) mi credo un po' diverso, un pelino piu' adulto,forse. Meno sereno di un tempo, ma non per questo stanco,avrebbe detto Jovanotti. Penso anche di aver cambiato leggermente modo di scrivere. Sto leggendo davvero tantissimo in questo momento e per lo meno mi tiene occupato tra uno scarabocchio fatto col mio coltellino a un povero ramo e una verticale.


Già, la verticale.

Da quando ho problemi alle ginocchia ( da questa estate un'infiammazione alla sinistra e da un mese un brutto incidente alla destra) sto lavorando esclusivamente di braccia e riconosco che mi fa' stare un po' meglio vedere dei progressi. verticali varie, l'inizio della base della verticale a un braccio, trazioni a un braccio, e altre cose sulle quali sto lavorando con calma e senza l'ansia del devo-riuscirci-entro-un-mese-non-ci-sono-riuscito-oddio-faccio-schifo. E' davvero una bella sensazione quella di stare a testa in giu' e insieme riuscire a rilassarsi, forse un nuovo modo di meditare...anche se credo che ogni attivita' possa diventare una forma di meditazione, se praticata con attenzione e soprattutto AMORE. Ok, piu' di pochi minuti al giorno non riesco a stare in verticale, ma quando lo faccio, e ho la mia musica...tutto il mondo si annulla. ci sono solo le mie mani, la musica e le percezioni leggermente distorte dal cambio di assetto. Sono sempre stato affascinato dall'eleganza con la quale i verticalisti, malgrado immensi sforzi sanno muoversi. I migliori sanno far sembrare una posizione o un movimento estremanente faticosi una danza , anche se per arrivare a quel risultato hanno sputato sangue e sudato 8 ore al giorno per dieci anni. Non mi interessa arrivare a quel livello, e neanche diventare una marionetta da video che fa' la spesa sulle mani come Livewire, cerco solo di godermi quel poco che posso fare non potendo vivere appieno cio' che amo, il parkour. Dal risultato della RM al ginocchio destro non ci capisco molto (in teoria al sinistro tranne un po' di liquido qua e là ho solo un un tendine infiammato, sempre in teoria riposando guarira') ma dalla lunghezza non mi sembra una cosa da poco. Per i "memedici" che potrebbero leggere e darmi un' opinione copio il risultato dell'esame:

"L'esame evidenza modesto incremento dell'intensita' di segnale come per infarcimento emorragico da lesione distrattiva, senza soluzione di continuo a tutto spessore del tratto inserzionale condiloidea del legamento collaterale mediale. Si evidenziano aree di edema contusivo da impatto della spongiosa ossea del condilo femorale esterno della porzione posteriore dell'emipiatto tibiale corrispondente. il legamento crociato anteriore appare tumefatto, presenta incremento dell'intensita' di segnale e fasci legamentose non riconoscibili: i tratti distali e inserzionali tibiali del legamento presentano decorso orizzontalizzato ed anch'essi modesto incremento dell' intensita' di segnale. Il legamento crociato posteriore( accorcio, che qua fa giri di parole) sta benone. Si evidenziano anche segni di modesto pivot-schift, cob profilo del muro posteriore del menisco laterale che deborda lievemente dal margine del piatto tibiale. I rilievi RM nel complesso sono significativi per lesione , verisimilmente sub-totale della porzione condiloidea del legamento crociato anteriore. Tracce di versamento nella gola intercondiloidea. Non si rilevano strie di ipersegnale riferibili a tratture meniscali, Nella norma il tendine rotuleo e di rilievi all'articolazione femoro-rotulea."

Ora:

io non ci capisco una rotula pero' non e' comunque bello sapere che hai tutta sta roba in una pezzo del tuo corpo grande un pugno no? No, non e' per niente bello. E tra l'altro fà male.

Intanto continuo a lavorare di braccia, senza fretta che se mi si infiamma un gomito o un polso quel giorno mi ci butto davvero nel lago. Almeno sul fondo, lì a 400 metri, l'acqua sara' sicuramente bella fresca e fara' guarire tutto. Ho in cantiere ( e piu' o meno sono al punto dei classici cantieri italiani, cioe' solo nella testa per ora) un piccolo video per tenere appunti dei progressi di questa mia si spera momentanea invalidita' del cazzo ( che non mi ha permesso di firmare un contratto di lavoro, porca troia) e perche' sono un narcisista psicotico depresso un po' misantropo con manie di grandezze zen. Mi sapessi almeno ubriacare, ma piu' che tè cinese e una birra ogni tanto non riesco neanche a bere. -.-'



Haiku dedicato a un'amica:



Nella nebbia di

sigaretta ti celi,

oh artista.



"Parla, memoria, che io non abbia a scordareil sapore delle rose o il rumore delle polveri nel vento; che io possa assaporare una volta ancora la coppa verde del mare." ( V. Nabokov, Parla, memoria.)




martedì 9 ottobre 2012

giretto per l'italia in macchina

1750 km, un giretto in macchina per l'italia ( a sto giro la bici non mi andava  e anche volendo col ginocchio infiammato non avrei potuto) per svuotare la mente,non pensare ai ricordi, rivedere vecchi amici.. e ho trovato molto piu' di quanto mi aspettassi. Ho finito di lavorare il 30 settembre e non avendo nulla da fare il giorno stesso ho preparato lo zaino buttandoci mutande calze magliette e cracker senza assolutamente organizzarmi. Ed e' stato fantastico.


Nel primo giorno mi sono diretto a Padova a trovare quel londinese di Saiu, ma la sera  mi sono perso e ho dormito in un parcheggio, tra zanzare che non mi hanno lasciato in pace e coppiette che per chissa' quale motivo si sono piazzate con l'auto proprio vicino a me, anche se il parcheggio era vuoto. Verso le 4 di mattina l'ultima puntura mi ha fatto girare le balle e mi sono messo a leggere e un minuto dopo dal finestrino annebbiato vedo una volante della polizia che si avvicina. Per una volta ne ho gioito, ho avuto un po' di compagnia. Evidentemente si annoiavano anche loro, cosi ci siamo messi a chiaccherare un po' del libro,di viaggi e di Padova city. In tarda mattinata e' arrivato il petauro che mi ha fatto fare un giro turistico della citta', tra monumenti e neo laureate ubriache e cosparse di ogni merda possibile che recitavano i famosi papiri. Giriamo gli spottini, e la sera in barba a ogni mio pronostico trovo un letto, offerto generosamente  dall' amico Palouza. Il giorno dopo altri spottini col Saiu, arrampico su un piccolo ponte per superare il problema delle altezze, coccolo i petauri e cerco di guardare negli occhi un gatto che fa di tutto per evitare il mio sguardo. Infine provo una lezione di parkour gestita dal dinamic duo Saiu-Paloz in stile parkourwave, davvero ottimo. si spinge bene e c'e' lo spirito giusto. Mai come a Padova ho sentito in un gruppo di praticanti la sensazione di essere in una famiglia, cosa che a nella mia citta  non ce' mai stata purtroppo. E purtroppo  la mattina dopo devo ripartire. Giu verso il mare, tagliando la nebbia emiliana gia' colmo di bei ricordi. Nel pomeriggio passo a Ancona dai vecchi flipponi a cui voglio bene e che mi hanno portato in uno dei paesini piu' belli che abbia mai visto,tra montagne che si tuffano in mare e splendide spiagge calcaree nascoste tra gli scogli e le grotte di un bianco accecante. La sera ho anche la possibilita' di provare una loro lezione con i ragazzini,e la notte Max Andrea ed io partiamo per una night mission che rimarrà uno' dei ricordi piu' mistici. Monte Conero, altipiano, la luna crescente le stelle e la brezza fanno da scenario a uno spettacolo commovente tra le sbarre di un palco in costruzione che si elevano nel cielo notturno. Il silenzio e' il protagonista, interrotto ogni tanto dal rumore dei sassi smossi sal passo dei cinghiali e pochi metri da noi, nella boscaglia. Ci muoviamo come ombre, rispettando in silenzio la luce lunare. Un esperienza meravigliosa. Grazie soprattutto a chi mi ha ospitato guidato e trattato benissimo, senza chiedere nulla in cambio. La mattina, dopo una bella colazione sempre offerta  da Max che non accetta un no come risposta, li lascio, non so bene per dove. Mi limito a scendere lungo la costa adriatica, anche se i soldi stanno calando e non potro' fare il giro che immaginavo ne' passare dai miei amici di Trani, gli eroi dell' ADD.arrivo in Abruzzo, dove tutto e' cominciato e finito, e superare il cartello in autostrada mi riporta alla mente momenti dolci come il miele e amare come fiele ma questa e' un altra storia. Siamo cambiati, cresciuti, abbiamo la schiena piu' larga a forza di trazioni e di bastonate che la vita ci ha dato, siamo piu' forti che mai.




Conta il fatto che mi sono allenato con alcuni ragazzi che praticano a Teramo, che non avendo molti riferimenti disperdono la loro attenzione, anche se hanno energia e voglia da vendere. Alla fine della giornata abbiamo spinto tutt insieme, alzato un po' il nostro limite, e il cemento del parco Vezzola non dimentichera' il nostro sudore e il nostro grido: we start togheter, we finish togheter! Un esperienza nuova per loro, che hanno prima preso il mio silenzio durante tutto il circuito per rabbia, fino a quando non ho gridato  la prima meta' del motto 2 volte ricevendo solo una risposta, da chi gia' lo conosce e sa che vuol dire, che sono diventate 2 poi 4 e poi tutti insieme si spingeva oltre il proprio limite. Personalmente per alcuni istanti ho sentito davvero Laurent col suo sorriso sornione guardarci. 
Dopo i saluti me ne sono andato, ripartendo con il cuore colmo. non importa di cosa. Ora sono di nuovo qui e per quanto breve ogni viaggio mi cambia e sono cambiato. non lo siamo forse tutti?













mercoledì 27 giugno 2012

frustrazione

un piccolo video per condividere i sentimenti dell'allenamento. Guarda la descrizione per maggiori info.

http://youtu.be/ZrBPaHNJBuU

mercoledì 2 maggio 2012

2 sfide

Sono disoccupato.
Questo significa generalmente che la mattina prima delle 9:30 il mondo non esiste... ma non oggi. Oggi senza un motivo valido alle 4 ero sveglio, e non sapevo cosa fare. Prendo il telefono, do' un occhio al blog di Blane, che mi ispira sempre,( magari stavolta a riaddormentarmi) e trovo gli ultimi post sulle sfide che ha gloriosamente vinto, come le 300 planche in meno di 2 ore. Io pero' non sono Blane, ma vuoi l'ora e la sensazione di rincoglionimento, vuoi che sono un masochista, mi e' venuta la malsana idea di inventarmi una sfida, oggi.

prima una premessa: Alcuni giorni fa ho letto per 3 volte di seguito "Spiderman", di Alain Robert, e forte della sua volonta' di allenarsi nonostante fosse distrutto di incidenti e problemi, sono andato all'oratorio, guardando quella maledetta traversa smaltata del campetto, spessa come il tirante di un  ponte, mi ci sono attaccato e ho fatto 300 trazioni in un ora. verso la cinquantesima ha cominciato a piovere col sole, e poco dopo a grandinare. la vera bastardata pero' era doverne fare  5 al minuto e il riposo tra una serie e l'altra era incluso nel minuto, non a parte, ed era sempre meno man mano che andavo avanti e ci mettevo piu' tempo a fare le 5 trazioni. Come ho detto era grossa e smaltata ( e bagnata, uguale grip pari a zero), il che mi ha distrutto i tendini dei polsi. ma ce l'ho fatta. pero' non mi ero svegliato alle 4 quel giorno. E oggi?

Oggi si,  dopo essermi trascinato giu' dal letto ho bevuto una tazza di latte che mi sembrava velenoso e mi sono vestito, pensando in quale modo avrei potuto torturare il corpo e la mente. Bhe', se ho fatto 300 trazioni in 60 minuti  posso fare 150 planche nello stesso tempo no? -.-'   Si, in teoria. 2,5 planche ogni minuto, per 60 minuti.
BENE.
Ma odio le virgole, cosi il 2,5 e' diventato 3, costringendomi a pensare di farne 180 in un'ora. Non riesco a finire il latte e mi chiedo perche' nel 2006 non ho scoperto la briscola invece del parkour, ma citando Rambo:" questo e' quello che facciamo, e' quello che siamo. Vivere per niente, o morire, per qualcosa."
Mi vesto, un occhio fuori dalla finestra e vedo che e' plumbeo, spero non piova, maglia termica e felpaccia da combattimento. prima di cambiare idea esco, dopo una settimana di pioggia l'aria si beve, piu' che respirarsi, qui a Cugliate non ho sbarre decenti, scendo a ponte in macchina. le montagne  che emergono come scogli da un mare di nuvole mi fanno sorridere, giornata molto in stile Wu-Dang. Arrivo al parco. I miei soliti piccoli riti prima di una sfida: 3 barrette cioccolato-cocco, una banana,  e pipi'. appendo l'orologio, preparo nel mio quadernino i quadretti da riempire con una x. Lettore mp3.Comincio, e come sempre all'inizio mi sento un Barbarian. le prime 50 passano senza problemi, dopo arrivano anche quelli. Mi si solleva l'unghia del mignolo e comincia ad assottigliarsi la pelle sotto i calli, (cosa che non mi succede mai) e mi fa male il polso, forse sbaglio la seconda fase,quella di tricipiti. Frega un cazzo.


Respiro , faccio 2 passi e torno alla sbarra ogni 45 secondi circa, il tempo per riposare e' poco, ed e' sempre meno. Le ultime 30 planche sono piuttosto dure, l'unghia mi fa male e ho gia' il siero sotto la vescica. Non sono piu' un barbarian, ora sono un budino.


Finito.
 Ma ho ancora alcuni secondi e il pensiero va' alla mia ragazza. Ringhio, mi attacco alla sbarra e ne faccio altre 3: una per lei, una per Blane e una per la fortuna.
183 planche in 60 minuti giusti, una buona battaglia, ma un giorno faro' di meglio.
E' stata dura, ma le 300 trazioni le ho trovate peggio, un po' perche' in serie da 5 un po' per la sbarra cicciona che mi ha spaccato i tendini. Appena mi riprendo penso ad altre sfide, magari piu' mentali che fisiche.

venerdì 30 marzo 2012

priorita'

La durata
della nostra
vita 
raggiunge a
 stento i cento 
anni,
eppure
diamo rifugio
a mille 
preoccupazioni


                     Han Shan.




Dopo aver subito quattro distorsioni in 4 mesi ho capito cosa significa rimanere attenti: ho dovuto reimparare a stare fermo, a camminare, a correre. Non parliamo di saltare. Mi sono reso conto in questi mesi di quasi immobilita' di aver abbandonato le basi: percorsi veri, correre, resistenza e l'incubo, il lato oscuro, il dart Fener del mio parkour: LE ALTEZZE. La sensazione di stordimento nell'affrontare un wall run dopo 1 km di corsa e il terrore di stare su  una sbarra lontana da terra  e' cio' che ho deciso di eliminare e per fare questo devo correre tanto, e concentrarmi in modo anche da rinforzare le ormai vetrose caviglie. come sempre ho pensato a mille cose, mille argomenti e mille citazioni di libri, e puntualmente non esce nulla, la mente si svuota.Ora almeno  voglio concentrarmi sulle basi, e usare questo blog per lo scopo originale per il quale e' nato: condividere progressi e pensieri sull'allenamento, piu' che un diario dove sbrodolare depressione e cazzate.


Quindi ora mi sto dedicando ad allenarmi duro( 100 planche su sbarra in 40 minuti non  mi hanno fatto niente,devo spingere moolto piu' duro!) fare percorsi, fare girare questo giovane cuore con tanta corsa, stare zitto e spingere, invece di chiacchierare e deprimermi. Sto Anche girando tanto sulle mie montagne,tra i boschi che rinverdiscono, il che mi concilia sempre i pensieri e mi calma.  Avrei scritto prima ma da quando ho cambiato casa non ho internet, quindi non e' facile. 


                                                                                             

lunedì 2 gennaio 2012

foglie secche cuore caldo

"Bivacco notturno al monastero sui monti
allungo la mano,afferro le costellazioni
non oso parlare ad alta voce
ho paura di svegliare chi sta sopra il cielo."




Questa di Li Po e molte altre letture e poesie mi stanno assorbendo in questi mesi. Ho cambiato casa improvvisamente, ma prima di trovarla ho vagabondato alcuni giorni dormendo nella mia auto. Non ho piu' televisione, pc, ninnoli ne' giocattoli. Mi sono deciso infine di liberarmi, di regalare quando possibile, altrimenti di vendere  tutti quegli oggetti che per non rappresentano piu' niente per me se non un peso. Ora mi rimangono solo i miei libri e alcuni vestiti, e anche e non sono felice, se non altro mi sento un po' piu' leggero. Ora passo il mio tempo  tra passeggiate e notti nei boschi perdendomi (a volte con addosso una dolce malinconia,la consapevolezza della caducita' delle cose) tra gli alberi spogli altre  infuriato a pugni stretti tra pietraie senza pieta', leggendo per ore, commuovendomi per un nonnulla...

Mi si chiede di non vivere nel passato, di andare avanti, di mangiare, di farmi la barba, di non girare nei boschi di notte a intagliare pezzi di legno senza successo, come se creare forme piu' complicate di una fionda potesse dare forma precisa e tangibile alla mia anima, ma non voglio. soffrire per amore e' comunque meglio che soffrire perche' qualcuno non ti invita a una festa o perche' ti si e' rotto l' I Phone. Ma non ce' solo questo da raccontare: non avendo piu' pc ( ora  sto sfruttando  quello di mia sorella) ho ricominciato a scrivere su carta,riempiendo fogli di pensieri e brutti haiku( quando sono sempre malinconici diventano noiosi e deprimenti), copiando frasi di autori che mi stanno affascinando in questo momento come Milton, Emerson, Chatwin,Clavell,e di poeti di diversi lignaggi e argomenti,la natura di Li Po, l'amore di Hikmet  e la solitudine di Basho. Cerco sempre l'equilibrio impignando sassi freddi  sulle rive di laghi ghiacciati, ma il mio cuore e' caldo, bisognoso come tutti di amicizie e amore,e mi rendo conto che questo sito e' diventato via via nel tempo una serie di appunti di allenamento, riflessioni sul lato spirituale e sui collegamenti tra Zen e parkour, e ora pare un diario. scrivere mi fa stare bene, posso in qualche modo esprimere quello che le labbra balbettano e sono  goffe a dire. Pensavo di avere piu' da dire,ma l'essenziale e' stato detto, magari leggendo un'altra volta vedrete immagini e sentimenti dove prima non c'erano che righe. Quando potro' scrivero' ancora.  Ah, per quanto riguarda gli allenamenti sono stato quasi 2 mesi fermo per una brutta distorsione cadendo dalle scale in casa, ora mi sto lentamente rimettendo,anche se mi da fastidio camminare, salto poco o niente per ora.

Vivere basso, pensare alto.