lunedì 29 aprile 2013

pensieri sotterranei


Visto i gomiti ancora infiammati sto muovendomi comunque, e anche se ne ho sempre fatte non ne ho mai scritto sul blog, comincia oggi la rubrica "microavventure". Questa volta ho esplorato l'Antro dei morti (un nome che mi tornava in mente mentre entravo), la grotta naturale che fa parte del complesso carsico dell'orrido di Cunardo, un sistema di gallerie (in parte ancora inesplorate) e sifoni a labirinto scavate dal torrente Margorabbia nella roccia calcarea. Essendo in fase di piena era piuttosto carico d'acqua, ma ho voluto provare ugualmente ad entrare nel ramo sinistro, quasi orizzontale (quello destro, verso cui l'acqua scorre, dopo pochi metri nel buio si getta in un sifone di una trentina di metri, impossibile da praticare senza corde ne' conoscenze speleologiche). Dopo i primi 3 metri nel ramo che ho preso l'oscurita' e' pressoche' totale, e la corrente gelida che cerco di risalire arriva quasi alle ginocchia. Si sente solo lo scroscio dell'acqua. Acqua che scorre, acqua che filtra da ogni dove e gocciola da ogni roccia del basso soffitto. Le ragnatele brillano, pesanti d'acqua, e grossi ragni aspettano qualche preda appostati nel nero. Dopo aver percorso una ventina di metri trovo un sasso che sbuca dalla corrente di questo torrente sotterraneo e mi siedo, in silenzio. spengo la gia' debole lampadina frontale. E' strano, come a qualche decina di metri sopra di me la vita si muova frenetica, asfalto cani bar passanti vecchi bambini grossi suv e semafori siano investiti di luce e chiacchiere mentre qui


                                     
                                                                  sono solo,nel buio.



Sono rimasto così a fare strani pensieri sotterranei e a cercare di ignorare il qualcosa che mi camminava sul collo ( viva le avventure certo, ma un ragno sul collo da' fastidio anche a me), mentre l'acqua scorre, e persino qui,

il suo ricordo mi accompagna....

Uscire e rivedere la luce dopo solo mezzora al buio la rende così diversa, così preziosa per gli occhi! l'aria fuori e' fresca, viva, quella nella grotta mi sembrava solo fredda, non so se rendo l'idea. Che sia un po' claustrofobico?

Lì sotto mi e' venuto un pensiero. Come il mio cuore sia simile all' Aquila: vi abita una persona, e' in fase di ricostruzione ( ma i lavori vanno a rilento), e la notte e' silenzioso e vi soffia il vento che scende dalle montagne.


l'antro dei morti, l'entrata

il ramo controcorrente, entrando nel nero.




acqua ovunque, anche da respirare



verso l'uscita.






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