Sono passati 5 anni dal primo post sullo stealth e dal video (che potete trovare qui ) che girai per provare a condividere i primi mesi di ricerca in quell'ambito. La ricerca è andata avanti e così il mio allenamento. Tanto da aver tenuto quest'anno un workshop su stealth e Buddhismo Zen nella stessa giornata. E' stata la prima volta che in cui ho condiviso con l'insegnamento i frutti di questa pratica e degli anni di ricerca. Qualcosa che spero di ripetere.
Per tornare alle pratiche di furtività il video appena uscito (questo, assurdo incredibile, andate a vederlo ) è dedicato esclusivamente alla pratica in ambiente naturale. Le linee guida generali sono le stesse del post scritto nel 2020. Ma ho dedicato parte dell' allenamento ad alcuni aspetti che volevo migliorare e approfondire. Ci sono alcuni aspetti della pratica di cui non è ancora il momento ( forse non lo sarà mai) di parlare, qui. Ma per iniziare da quelli più pratici:
-Corsa. L'esercizio per eccellenza. La semplice capacità di coprire delle distanze sul terreno coi propri piedi era vitale all'epoca del Giappone feudale così come lo è per le forze d'elite degli eserciti di tutto il mondo. Non a caso ogni esame fisico per entrare a far parte di forze speciali include una parte di corsa su lunghe distanze. A corpo libero o equipaggiati con zaino, armi e scarponi.
Correre per brevi distanze ad alta velocità. Un umano deve essere in grado di fare uno scatto di 50, 100, 400 metri. Per entrare rapidamente in un territorio o per fuggire da esso.
Correre per lunghe distanze con e senza sovraccarico. La corsa è ad oggi uno dei metodi più efficaci per costruire forza e resistenza in termini di resistenza fisica e psicologica.
Aumenta la resistenza al dolore, alla fatica, alla stanchezza. Migliora la densità ossea. Abbassa la frequenza a riposo del battito cardiaco. Migliora il metabolismo. Migliora la circolazione periferica e polmonare. Negli ultimi tempi quando corro nella foresta lo faccio con scarpe minimali per ridurre il rumore provocato dai passi. A volte faccio uno o due km con una piccola zavorra nello zaino cercando di farlo su terreni irregolari per rimanere lucido nello scavalcare ostacoli e per variare il ritmo.
-Mimetismo con materiale naturale. Facile portandosi tutto da casa. Bisogna sapersi adattare e imparare a raccogliere il materiale necessario sul posto.
-Controllo del respiro e del battito cardiaco subito dopo una corsa e nelle posizioni statiche di attesa, come la posizione prona e rannicchiata.
-Pratica con le armi tradizionali. Anche se non in maniera consistente ho comunque dedicato del tempo per migliorare la mia mira con il fukiya (la cerbottana) e con la fionda, aumentando mira e distanza di tiro.
-Arrampicata e movimenti sugli alberi (sia orizzontali sia verticali). Sta migliorando la forza di presa, la resistenza alla fatica muscolare, la mobilità delle spalle e la capacità di gestione delle altezze.
-Capacità di stare immobile. Sento che lavorarci sta migliorando la resistenza psicologia al disagio di posizioni scomode, la freddo, all'umidità del terreno e permette agli animali di non percepirmi più come una minaccia e così facendo si è più fusi e mescolati all'ambiente.
"L'adattabilità è la chiave che apre le porte di tutte le sfide."- Fujibayashi Nagato
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