lunedì 29 novembre 2010

fantasia

e' stato un buon mese, anche se non come previsto. Avevo programmato di portare a termine   gli obbiettivi scritti nell'altro post a meta' ottobre, ma per vari motivi non li ho completati. Per il mio miglioramento fisico ho deciso di adottare un metodo leggermente diverso:sempre porsi dei piccoli traguardi,ma non solo tecnici o solo fisici,e' meglio entrambi,in modo da poter rendere  il lavoro piu' divertente oltre che alla mia portata e raggiungere dei piccoli traguardi settimanali anziche' mensili, cosi da respirare. In piu' riascoltando quello che dice  Vigroux nel documentario "The monkey s' back"capisco un po' meglio i concetti che stanno dietro le sue parole.Talvolta bisogna ascoltare  piu' e piu' volte, per capire davvero e interiorizzare concetti apparentemente banali,come l'importanza delle ripetizioni di una serie di salti non impegnativi se fatti una volta,ma che mettono alla prova la tenacia,la perseveranza e la volonta' di un traceur,e l'impegno fino al fondo delle proprie forze(magari anche solo in una serie di piegamenti o un pezzo di quadrupedia), cosa che  spesso mi accorgo di saltare,a volte per prigrizia, altre perche' credo di aver di meglio da fare(cazzata).

Rivolgendomi a chi  pratica gia' da qualche anno,quante volte  vi e' capitato di organizzarvi l'allenamento con x serie di questo, y ripetizioni di n salti,e puntualmente trovate di meglio da fare,oppure vi passa la voglia,con la consapevolezza che comunque fate  una planche da paura o comunque se vorreste ce la potreste fare a finire cio' che vi eravate prefissati?so che questa cosa non capita solo a me,ma non mi deprimo piu' come una volta per questo, ora piuttosto sto fermo 5 minuti, focalizzo cosa mi serve davvero fare, per quale motivo mi trovo nel mio solito posto di allenamento, e piano piano mi impegno in quello che devo fare, e cosi poi si che sono soddisfatto della giornata passata! A volte sento altri traceurs con tanta esperienza alle spalle che,comprensibilmente, si lamentano di non migliorare, di essere arrivati ad un punto morto, o anche solo di essersi annoiati di fare sempre le stesse cose. E' normalissimo,capita spesso anche a me, pero' quando mi succede ora cerco di variare l'allenamento,magari provando qualche esercizio diverso, o spostandomi dieci metri fuori dai soliti muri  che frequento, per vedere se ce' qualche movimentino nuovo da sviluppare e provare. Comunque per quanto riguarda gli obbiettivi che mi ero posto a meta' ottobre,ci sto arrivando,ma piu' lentamente di quanto credessi. E' bello pero' vedersi migliorare anche solo di qualche secondo o centimetro le proprie capacita', ci sente fortissimi, e euforici nel sapere di poter continuare a rimanere  in quella posizione piu' a lungo se servisse,o ti fare una trazione  in piu',o di poter sollevare mezzo chilo in piu'  se servisse nella vita di ogni giorno.

LA MANCANZA DI FANTASIA E CALMA

Parlando con Koi,un buon traceur,ci siamo resi conto che siamo vittime dei video,cioe' da quando abbiamo cominciato a praticare(e credo che valga per la stragrande maggioranza dei praticanti qui in italia,dico questo solo perche' l'ho visto coi miei occhi in raduni vari ecc), ci siamo sempre ingozzati di video,anche buoni video,ma sempre di persone che non siamo NOI. All'inizio e' indispensabile per capire movimenti,tecniche,e ovviamente  per ammirare i nostri eroi. Pero' credo che continuando nella pratica sia importante limitare sta cosa,perche' ci toglie un bel po' della fantasia e della NECESSITA' di essere fantasiosi nei nostri movimenti. Gente come Vigroux, David Belle, i fondatori ecc ecc non hanno mai avuto,almeno per i primi anni di pratica, la possibilita' di vedere video di altri traceurs sparsi per il mondo come invece noi oggi abbiamo,dovevano avere immaginazione,fantasia,dovevano sperimentare ogni giorno nuove sfide ed esercizi anche! i ragazzini che cominciano oggi nei forum come nelle citta' neanche provano a guardare, sperimentare, documentarsi un attimo che subito  riempiono di domande tipo"a cosa servono ste 2 cose che ho attaccate ai fianchi? Come si fa a saltare e a correre?" e potrei continuare. La prima conseguenza  di questo ingolfamento mentale di video e' che (e parlo anche per me) una grande parte della fantasia,dell'immaginazione con cio potremmo creare il nostro modo di muoverci ed allenarci va a farsi friggere.perche' se vediamo un video di londinesi ci sembrano tutti uguali e se ne vediamo uno di Kazuma,Blane o Thomas lo riconosciamo anche se con un sacchetto in testa?perche' si loro hanno avuto dei mentori,pero' poi li hanno lasciati andare per la loro strada o si sono limitati a essere compagni di allenamento,cosi ognuno ha potuto sviluppare il proprio modo di esistere,allenarsi e soprattutto di  PENSARE!!!

Io non ho mai visto,tra chi pratica da molti anni, 2  persone che parlano,si riscaldano e fanno lo stesso precision nello stesso modo. Mi rendo conto invece che solo ora,dopo oltre 4 anni di  pratica,comincio a non pensare ad un movimento qualsiasi o ad un esercizio "perche' l'ho visto nel video x, o perche' conviene farlo cosi, come mi hanno detto nel pinco pallo forum".Credo che questa cosa sia molto importante e difatti appena me ne sono accorto ho cominciato subito a lavorarci, andando piu' di fantasia, provando cose imprevedibili e inaspettate, e lavorando su oggetti,muscoli,posizioni,angoli e prese assolutamente casuali,finche' trovo qualcosa di utile al parkour o all'allenamento di cio che mi serve.

Per quanto riguarda qualche piccolo cambiamento specifico nel mio allenamento,ogni tanto mi metto con costanza e pazienza(due virtu' di cui sono molto carente purtroppo) e mi faccio la mia serie bruciantefiammeggiantescintillante e dolorosa serie di squat a una gamba sulla moto a molla,o tirando su ancora una e ancora una e ancora una volta col wrist roller, o facendomi esplodere per rimanere un mezzo secondo in piu in sedia o in L-sit(sulle basi bisogna lavorarci anche se pratichiamo da dieci anni). Ho anche cominciato a sollevare pesi,ma non col classico bilanciere,(che comprerei volentieri se avessi 2 soldini), ma sollevando e manipolando tutto cio che trovo, come pezzi di legno e sassi in giardino, sedie(prendendole in modo strani e faticosi) e ogni tanto i miei compagni di allenamento,provando piccoli percorsi di forza tecnica e velocita,ad esempio sprint di venti metri-piccolo wallrun-superare alla massima velocita' qualche ostacolo-caricarsi in spalla un compagno salire le scale-mollarlo e fare una planche al muro, ed e' proprio un bel lavoro per migliorare la resistenza muscolare,la forza,e il sistema cardiovasolare e respiratorio,e con tanti cambi di lavoro e di ritmo,pompa di brutto. Come sempre il mio allenamento e' in evoluzione,ma per qualche tempo continuero' con queste cose che sono utili e non occupano molto tempo,che lavoricchiando a casa se ne va(infatti mi sono sempre chiesto se i fondatori e tutti quelli che si allenano ogni giorno abbiamo mai avuto un cazzo di lavoro nella vita).pace

“An ounce of action is worth a ton of theory.” – Friedrich Engels 

2 commenti:

  1. bell'intervento :)

    parto commentando la conclusione, me lo sono sempre SEMPRE chiesto anche io se i "big" abbiano avuto qualche cazzo d'altro da fare nella vita oltre ad allenarsi, visto che io di tempo non ne ho mai o quasi >_>

    e hai proprio ragione sul fatto della fantasia...
    spero di poter tornare ad allenarmi presto... almeno un pochinoinoino...

    per tutto il resto che dire, bel post, come sempre è un piacere leggere quello che scrivi :)

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  2. Grazie Ghost.
    Non sono un Traceur, sono solo un praticante (=

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